ANTONINO SAETTA… di Carmelo Sciascia Cannizzaro.

Fra qualche giorno,il 25 Settembre, ricorrerà il ventesimo anniversario dell’assassinio del giudice

Saetta Antonino e del figlio Stefano.

 

“Magistrato canicattinese ucciso dalla mafia il 25 settembre 1988. Uomo equilibrato ed integerrimo pagò con la vita il rifiuto a piegarsi alle pressioni criminali che volevano ribaltare in appello un verdetto contro la mafia di Palermo. E’ stato assassinato insieme al figlio Stefano. La sua morte è stata però dimenticata, ed ogni anniversario diventa occasione per cogliere con mano l’indifferenza che ha ricoperto questa tragica fine di un servitore dello Stato”.

 

Adesso un interessante volume,edito dalla S.Paolo,e scritto dal compaesano del giudice Saetta, CARMELO SCIASCIA CANNIZZARO,ne affida la memoria a tutti noi contro “l’amnesia collettiva”.

 

Il 25 settembre 1988, in un agguato della criminalità organizzata, venne massacrato, unitamente al figlio Stefano, il giudice Antonino Saetta, Presidente di Corte d’Appello a Palermo. Ma, per un inestricabile caso del destino, il loro sacrificio, contrariamente a quanto si è verificato per l’altro concittadino, il giudice Rosario Livatino freddato dalla stessa mano due anni dopo e sulla stessa via, è caduto nell’amnesia collettiva.

Ad assurgere a metafora ditale paradossale situazione sono le due stele erette a ricordo, a pochi chilometri l’una dall’altra; defilata, disadorna e pressochè ignorata quella dei Saetta, ben visibile, curata e meta di visitatori l’altra dedicata al «giudice ragazzino».

Nasce da questa constatazione l’intento dell’Autore di rendere onore al Giudice Saetta, la cui soppressione sarebbe stata decretata dopo la condanna di pericolosi uomini della «cupola», mentre fra paure, polemiche e smarrimenti molti processi subivano annulla- menti, rinvii, «aggiustamenti ».

Il libro ripercorre la vita di questo servitore dello Stato, lontano dai clamori e dedito solo al compimento del proprio dovere che, nel ribadire il rispetto della legalità, ha dato alla normalità l’aureola del martirio.

A vent’anni dalla barbara esecuzione, con le foto e una narrazione storiografica intrisa di pathos, l’Autore la ripropone intatta alla memoria.

Per non dimenticare.

 

 

CARMELO SCIASCIA CANNIZZARO, ex funzionario di banca, vive a Canicattì, dove è nato e promuove svariate iniziative di carattere culturale e sociale. Per questo ha ottenuto vari attestati e riconoscimenti.

Scrive su giornali e riviste e ha pubblicato diversi volumi, fra cui: Padre Angelo Brucculeri da Canicattì (1997), biografia del sociologo e studioso gesuita, per quarant’anni tra gli scrittori de La Civilta’ Cattolica; Antonino Sciascia tra i grandi della scienza (1999), che ripercorre la vicenda umana e intellettuale dello scienziato scopritore della Fototerapia, per la quale ad altri venne assegnato il premio Nobel; Il Risorgimento di Macaluso (200), un patriota che si batté per l’Unità d’Italia e il rispetto dei diritti civili e religiosi; Sulle orme della storia (2006), una raccolta di saggi che spazia su vari aspetti delle vicende umane.

Attualmente è Presidente dell’Università della Terza Età di Canicattì.

 

Ecco una breve biografia di Antonino Saetta, scritta dal figlio Roberto.

Antonino Saetta magistrato scomodo nemico dichiarato dei centri di potere

http://www.solfano.it/canicatti/antoninosaetta.html