Palermo cento chiese nell’ombra.

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Protagonista di questo libro non è il complesso monumentale delle chiese palermitane, ma il ricco repertorio di piccoli edifici religiosi o “chiese nell’ombra” che sono espressione talvolta non trascurabile di un’architettura considerata “minore”.

Giulia Sommariva indaga sulla storia di centocinque tra questi monumenti poco noti o del tutto nascosti agli occhi dei visitatori, illustrandone il valore artistico e raggruppandoli secondo criteri topografici. Il volume, quindi, può guidare il lettore alla scoperta di inconsueti itinerari nel sacro. Il ricco corredo fotografico, realizzato appositamente da Andrea Ardizzone, conferisce al testo valore di documentazione e lo rende colorito ed efficace.

Da questo insolito viaggio tra le “chiese nell’ombra” emerge un quadro certamente affascinante, ma talvolta anche desolato, specie quando ci si confronta con lo stato di abbandono degli edifici più trascurati. Nel libro, una posizione di primo piano la rivestono le confraternite, vive e attive nel contesto religioso e sociale della città. Ad esse è dedicato l’ultimo capitolo, incentrato sulle processioni del Venerdì Santo, riti secolari che mescolano fede e folclore in modo inestricabile.

Articolo di seguito è stato ospitato nel recente
Bollettino dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Palermo

QUANDO NASCERA’ UNA MOBILITAZIONE GENERALE PER RESTAURARE LE CENTO, MILLE CHIESE IN OMBRA DEI CENTRI STORICI DELL’ISOLA?

Una ricerca provocatoria di Giulia Sommariva in una recente pubblicazione.

di Ferdinando Russo

” Cento chiese nell’ombra “di Palermo, riscoperte nel recente volume della giornalista Giulia Sommariva, edito da Dario Flaccovio, (1) ripropongono alla nostra attenzione le chiese esistenti nell’Isola,a volte, incustodite o burocraticamente affidate a diverse istituzioni titolate alla gestione, conservazione, e uso: Prefetture, Sovrintendenze, Ordini religiosi, Palazzi nobiliari, Curie vescovili, Parrocchie.

Si tratta di un patrimonio inestimabile d’arte, di fede, di storia, verso il quale non può mancare l’interesse degli Ordini Professionali degli Ingegneri e degli Architetti, così come delle Istituzioni pubbliche, delle Università, delle Fondazioni, delle Agenzie ed Associazioni educative.

Parlarne nel Bollettino dell’Ordine non vuole essere, pertanto, solo una recensione formale di un libro che interessa gli storici, o i cultori dell’arte e della fede popolare, o l’associazionismo del volontariato, quanto il sottolineare un’emergenza artistica, carica di valori religiosi, culturali, museologici, economici, turistici.

Cento, ma forse mille le chiese, nell’attesa di trovare diecimila progetti di restauro ed uso, cento e più mila cittadini interessati a fruirne, nei diversi quartieri delle città, come riferimenti religiosi, collegati alle Parrocchie del territorio, ai centri di formazione e educazione, ai laboratori d’arte sacra ed ai musei delle tradizioni religiose, luoghi d’accoglienza in grado di testimoniare la vera identità dell’Isola.
Un fondo regionale per finanziare la stesura di tali progetti è ipotizzabile per una nobile gara culturale a servizio del patrimonio religioso e artistico che vive nell’ombra? Un augurio.

Sono ormai numerose le ricerche che Giulia Sommariva ha condotto, con scrupolosa attenzione ed eleganza descrittiva, su ciò che racchiude e rappresenta l’identità della città di Palermo attraverso le opere dell’ingegno umano, degli artisti, dei letterati, degli architetti e degli ingegneri, che ne hanno disegnato, nei secoli, lo sviluppo.

La sua attenzione e curiosità storica a disseppellire palazzi, ville, alberghi, oratori, conventi, spesso nascosti ai più, in questa meravigliosa città, hanno prodotto opere (2) che testimoniano il suo amore di studiosa per la storia e la cultura degli abitanti e dei visitatori del capoluogo dell’Isola, di ieri e d’oggi.

Né la sua è stata solo una rappresentazione intellettuale per conservare la memoria di ciò che è stato bello, armonioso, esemplificativo delle molte epoche vissute, con avvenimenti, mode, costumi, interrelazioni, che hanno caratterizzato la vita della città e del suo territorio.

La Somariva è nota per avere illustrato sulle riviste più prestigiose e significative della Sicilia, e nei suoi saggi, le ville, i palazzi nobiliari, gli alberghi storici, gli usi, i costumi, le tradizioni e le molteplici espressioni artistiche, portando così, con i suoi scritti, tasselli importanti alla ricostruzione esaustiva ed alla conoscenza più diffusa dell’edilizia sacra e profana e dell’identità culturale ed urbanistica della città.

Ed è come scavare, non tanto nell’archeologia di Palermo, quanto nella religiosità della popolazione dal Paleocristiano ai Normanni, attraverso le Chiese dei quattro Mandamenti, volute e costruite a volte su templi pagani.
Un’opera d’archeologia umana, d’antropologia cristiana, questa ricerca sui valori e sulle testimonianze che sembrano, quasi seppelliti, con i tesori dell’arte nascosti, nella città della violenza, della criminalità, delle stragi, dei furti, degli scippi, degli incendi, degli usurai.

Le Cento chiese in ombra di Palermo sono state costruite dal popolo, dalle confraternite laicali, dalle Congregazioni, in ogni Mandamento, rione, quartiere, zona abitata: Monte di Pietà, Albergheria, Loggia, Kalsa, con le Sante Patrone Oliva, Cristina, Agata, Ninfa, Silvia, quasi dimenticate, con le roccaforti monastiche della Kemonia, con gli Oratori, gli Altari, le processioni del Venerdì Santo.

Queste chiese palermitane furono punto obbligato di transito dei pellegrini e oggi ci appaiono di una modernità sorprendente nell’accoglienza, di un afflato missionario da emulare.
Nella Sicilia bizantina, normanna e aragonese, furono riferimenti importanti, lungo il percorso della famosa via francigena del pellegrinaggio medioevale che portava i fedeli del Mediterraneo verso la Spagna, al celebre santuario di Santiago di Campostela, o verso Roma sulla tomba di Pietro o verso i luoghi santi della Terra Santa.
E, già allora, la Chiesa di Sicilia mostrava a Palermo la sua vocazione all’accoglienza con le sue chiese, ora in ombra, come quella di S.Giacomo della confraternita degli Scarpari, con le opere assistenziali approntate, quali i cosiddetti “Hospitalia”, complessi ospedalieri e ricettivi al servizio dei pellegrini forestieri, con gli oratori e gli ospizi ove Guglielmo Borremans avrebbe lasciato l’affresco “Sara, Abramo e i tre Angeli “, icona storica dell’impegno cristiano all’ospitalità che fa onore al nostro contemporaneo Biagio Conte ed alla Chiesa di Ruffini, Carpino, Pappalardo, De Giorgi, ed ora di Romeo.

Il volume della Sommariva s’inserisce, ora, nell’opera socio-culturale e religiosa, tesa all’attivazione, nei quattro Mandamenti, dei molti edifici d’edilizia sacra da restaurare per utilizzarli come luoghi di culto, come centri di formazione e educazione, come musei per la diffusione dell’arte, per la conoscenza della storia di Palermo e per il recupero delle tradizioni religiose, con l’aiuto delle Parrocchie e del laicato cittadino.

“ Cento Chiese nell’ombra” è, pertanto, un libro significativo, un itinerario per riscrivere altri cento libri; è, infatti, uno dei primi documenti che il mondo letterario della città, attraverso una laica credente del Serra Club, giornalista, scrittrice d’emergenze storiche e d’intense pagine di fede, consegna al nuovo Arcivescovo Metropolita Ecc.za Mons. Paolo Romeo, quale ispiratore del recupero di tutto ciò che è pervaso di fede, di devozione, di spirito di comunione, di Chiesa, popolo. di Dio.

Le Cento Chiese in ombra, riscoperte dalla Sommariva, sono, in tal senso, presentate e riofferte ai laici ed ai religiosi del nostro tempo, per riattivarle come luoghi di culto, di preghiera, d’azione educativa, di carità, di testimonianza evangelica.
Potrebbero rispondere al bisogno di nuovi punti e luoghi di riferimento capillare, per alimentare la religiosità del popolo, l’attaccamento alla famiglia, l’educazione dei ragazzi e dei giovani al bene comune.
Quando, infatti, le parrocchie ci appaiono, sommerse dalla primaria doverosa somministrazione dei sacramenti ai fedeli abitudinari e rifuggono dall’azione missionaria, gli edifici sacri, di cui parla la Sommaria, si presentano come sedi importanti per una presenza più capillare delle chiese palermitane nel tessuto sociale della città.

L’inaspettata esplorazione della ricerca sulla Palermo sacra, la cui origine è passata da queste chiese, richiama ad una maggiore consapevolezza i laici credenti dei movimenti, delle associazioni e delle aggregazioni ecclesiali, dai carismi vari, e sembra invitarli a riappropriarsi dei luoghi e degli edifici di culto degli antenati, da restaurare, come più volte segnalato dall’Università nel Piano dei Servizi. Una volta salvati, potranno contribuire a far rivivere testimonianze di fede, d’arte, di devozione, e di quelle virtù civiche necessarie per una nuova fraternità cittadina, da ristabilire tra quanti per la mobilità urbana e per il restauro del Centro storico, sono venuti ad abitare i quartieri delle Chiese in ombra.Tra costoro non mancano gli immigrati di colore, che, dalla religione dell’amore (Deus Caritas est), attendono l’abbraccio dell’accoglienza da parte dei fratelli laici.

Un fotografo artista, schivo del successo, Andrea Ardizzone, è detto nella presentazione del volume, ha raccolto le immagini, le strade, le piazze, i prospetti, gli interni delle cento chiese in ombra, con i tesori sfuggiti ai ladri d’opere d’arte.Queste foto sono riportate per illustrare l’opera della Sommariva, quasi guide satellitari per quanti, diaconi, volontari, dirigenti di movimenti di spiritualità, confraternite, seminaristi, parroci titolari dei territori assegnati e laici dalle specifiche vocazioni del nostro tempo, ingegneri, architetti, urbanisti, sociologi, mostrano interesse, vocazione e voglia di recuperare alla storia dell’architettura sacra, alla letteratura, al turismo culturale e religioso, all’azione missionaria quest’immenso patrimonio della cattolicità, creato, nei secoli, per una diffusa azione d’evangelizzazione.
Il nuovo arcivescovo Mons.Paolo Romeo è ad attenderli, con la sua dichiarata disponibilità al servizio ecclesiale alle nuove periferie cittadine, tra le quali ricadono le aree che si rianimano, rivivono ed insistono negli antichi quartieri del Centro Storico, al quale le Istituzioni sembrano volere dedicare, negli ultimi anni, intelligenza e passione propulsiva (da Orlando al Sindaco Cammarata, dall’Assessore Mario Milone a Scimemi, proveniente dall’Assessorato Regionale Beni culturali).

Il vasto mondo dei valorosi Architetti e Ingegneri, di cui gode Palermo, e la Sicilia, gli Ordini professionali, le imprese artigiane, i restauratori, gli artisti, che trovano spesso ispirazione nel divino, coglieranno l’occasione offerta dall’opera della Sommariva per offrire consulenze e progettualità, spiccate proposte di professionalità, per ridare agli edifici in questione quella neomodernità culturale ed artistica e quella centralità e relazionabilità con le chiese parrocchiali e le comunità di quartiere, riportando alla luce un’umanità nuova, allontanando le ombre cresciute attorno alle chiese, quasi nascoste, nelle circoscrizioni, ove sono localizzate.

Il volume della Sommariva sembra ancora, delicatamente, rivolto a quanti esercitano pubblica professione di fede e dispongono di surplus nei loro redditi aziendali, a quanti, specie se a capo delle Fondazioni culturali, hanno a cuore la storia di questa città ed avvertono l’utilità e la necessità di dare alla vita comunitaria nuove occasioni d’aggregazione attorno ai valori che la Chiesa tramanda.

Né manca, pertanto, un appello forte, che la Sommaria rende comprensibile nell’Introduzione, rivolto alle Istituzioni pubbliche ed ai cittadini privati, per offrire alla Chiesa di Palermo, alla cultura, al turismo, un patrimonio religioso in cui affonda l’identità vera della città.

Una mobilitazione d’energie, di risorse, a volte pur esse in ombra, negli studi di progettazione, nell’Università, presso i laboratori degli artisti, presso le Gallerie d’Arte cittadine, nelle Fondazioni, potrà ridare alla città, con la riattivazione delle chiese semi abbandonate, una nuova rete extra catacombale di stimoli religiosi, umanitari, per la vita operosa dei suoi abitanti.

Questo libro, stimola, anche fuori del territorio in cui nasce, l’attenzione attorno alle chiese in ombra, per le tante vicende storiche lasciate spesso al saccheggio dei ladri d’opere d’arte, o trascurate nel culto per mancanza di sacerdoti, o incustodite per mancanza di mezzi protettivi da parte delle istituzioni titolate.

Il primate della Chiesa di Palermo e Presidente della C.E.Si, Mons.Paolo Romeo, potrà proporre, all’Autore ed ai laici attenti alle storie locali, di estendere, sulla base di questa ricerca, analoghi studi sulle altre Chiese in ombra della provincia e delle altre diocesi, così come recentemente è avvenuto nella Russia e in molti paesi dell’Oriente.

Non avere interesse per la memoria delle opere della fede, da parte del laicato ,credente e non,, è far crescere l’apatia morale, l’indifferenza verso i luoghi di culto e la Chiesa,ed è qualvolta l’inizio per l’abbandono di Dio.

All’editore Dario Flaccovio, così attento alla storia ed alle produzioni artistiche dell’Isola,ed al fotografo Andrea Ardizzone, può rivolgersi l’apprezzamento ed il riconoscimento per la professionalità e la scelta operata, non legata a problemi economici, ma offerta quale contributo di un’editoria storica, che affonda le sue radici nella religiosità e nella nobiltà del pensiero e che sa correre il doveroso rischio quando una proposta, come quella della Sommariva, è così carica di finalità e d’obiettivi non gridati, ma umilmente rappresentati, dopo lunghe ricerche e studi, a servizio dell’identità della città.

Ing.Ferdinando Russo
già sottosegretario Ministero Interno

(1) G.Sommariva-Palermo, Cento Chiese nell’ombra; fotografie d’Andrea Ardizzone Editore D. Flaccovio Palermo 2007
(2) G.Sommariva, Bagli e ville di Palermo e dintorni editore D.Flaccovio, Palermo 2005
(3) G.Sommariva, Palazzi nobiliari di Palermo, editore D.Flaccovio, 2004
(4) A.Turrisi ,in Giornale di Sicilia del 7 dicembre 2007
(5)L.Nobile, Piccole Chiese,grandi tesori ,in La Repubblica del 12 dicembre 2007
(6)O.Germanese, Palermo cento chiese nell’ombra in, CNTN Anno VIII N.12, Dicembre 2007.

Giulia Sommariva,Palermo cento chiese nell’ombra,Flaccovio editore,2007,pp.304,€ 38,00.

Fumo e arrosto…..di Mary Taylor Simeti*

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Letteratura e cucina, parole e sapori, poetica del gusto e piatti della tradizione: un connubio inscindibile, quello tra arte letteraria e gastronomia, particolarmente per gli scrittori siciliani, da sempre affascinati dal potere evocativo e simbolico del cibo. Ecco così che l’autrice, nelle sue “escursioni nel paesaggio gastronomico della Sicilia” riapre le celebri pagine del “Gattopardo” dedicate alla descrizione sontuosa e dettagliatissima del pranzo in casa Salma e quelle, diversamente evocative e nostalgiche, di Vittorini sul mondo umile e silenzioso dei contadini e degli emigranti. O ancora quelle scritte dall’Abate Meli sotto forma di poesie dialettali in onore delle prelibatezze nate dalle abili mani delle monache dei tanti monasteri che, per secoli, hanno addolcito le tavole delle famiglie palermitane con le loro specialità dolciarie.

E, per permettere al curioso lettore di sperimentare in prima persona le squisitezze passate in rassegna ne sono puntualmente riportate le relative ricette, Un invito stuzzicante a far rivivere piatti come I “Timballo del Gattopardo”, le “Paste delle Vergini” o il “Ragù di tonno”, ormai appartenenti alla storia della gastronomia siciliana.

 

*Nata a New York, Mary Taylor Simeti vive in Sicilia dal 1962. È l’autrice di articoli apparsi sul New York Times, il Financial Times di Londra ed altri periodici, e di vari libri, fra cui On Persephone’s lsland: A Sicilian Journal; Pomp and Sustenance: 25 Centuries of Sicilian Food; e Travels with a Medieval Queen, tutti pubblicati a New York e Londra. Con Flaccovio ha pubblicato Mandorle amare.

 

Mary Taylor Simeti,Fumo e arrosto.Escursioni nel paesaggio letterario e gastronomico della Sicilia.Flaccovio Editore,2008.