E’ da sottolineare e diffondere l’’interessante richiamo dell’USR della Regione Sicilia( L’USR per la Sicilia con Nota prot. 20562 del 30 agosto 2007) rivolto ai direttori degli uffici diocesani per l’IRC,circa il rispetto delle competenze e delle norme contrattuali degli idr,che sono,a tutti,gli effetti lavoratori dello Stato Italiano,e non schiavetti alla mercè di questo o quest’altro personaggio.La nota con cui l’USR è intervenuto,viene fuori,con tutta probabilità,da segnalazioni di atti posti in essere,contra-legem,da soggetti che continuano a ritenere l’ufficio per l’IRC una sorta di derivazione dell’ufficio di collocamento o,peggio ancora,una sorta di feudo personale da gestire “ad usum delphini”,cioè con logiche privatistiche,clientelari e nepotistiche.
Quattro cose importanti sono scritte nella Nota dell’USR:
1-non si possono fare più spostamenti di docenti di ruolo,senza la richiesta degli interessati poiché la sede di servizio si intende riconfermata se permangono lo stesso numero di ore e l’idoneità canonica.
2-Eventuali e sporadici spostamenti dovranno essere concordati con la Direzione regionale nel rispetto della normativa prevista dai CCNL e CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per il personale docente.
3-Il docente di religione,di ruolo,perdente posto va individuato dal Dirigente scolastico tramite la compilazione della graduatoria interna d’istituto,cui vengono,annualmente, sottoposti tutti i docenti in servizio in quell’istituto scolastico.
4– Eventuali adattamenti di orario e di sedi, dovuti alla riduzione di ore, l’intesa dovrà essere raggiunta dall’Autorità ecclesiastica con il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale (ex CSA, ex Provveditorato).
Da queste parti si continua a:
–trasferire i propri amici o parrocchiani sotto casa dopo un solo anno di immissione in ruolo con assoluta arbitrarietà e clientelismo;
– Si continua a chiedere,nel mese di luglio, a tutti i docenti immessi in ruolo nei tre scaglioni,la domanda di riconferma in servizio come se l’IDR di ruolo continuasse ad essere un incaricato annuale;La predetta domanda viene chiesta oralmente e non per iscritto.
–Alcuni capi d’istituto,su imput esterno alla scuola,non hanno fatto fare la domanda per la graduatoria d’istituto ai docenti di religione di ruolo.
–Nella mia scuola,è successo che,su tre docenti presenti,la terza in graduatoria d’istituto,lo scorso anno,perdeva una classe e scendeva a 17 ore settimanali.Grazie all’intervento della legge fatta persona,cosa
ha fatto il DS?ha dato 17 ore al primo in graduatoria+ 1 ora di supplenza settimanale per il completamento cattedra e alla terza docente la cattedra.
–Per non parlare del vero e proprio commercio delle supplenze……
Per passare dall’ortodossia alla prassi e creare un’Ortoprassi si deduce che:
· I docenti di ruolo devono solo presentare domanda di eventuale trasferimento(interno o esterno alla diocesi),utilizzazione e assegnazione provvisoria all’USR di competenza e per conoscenza,ovviamente,alla curia di riferimento. Diversamente la domanda va presentata SOLAMENTE dai docenti incaricati annuali e dai supplenti.
· Tutti i docenti di ruolo rimangono sulla sede del loro servizio se permangono il numero delle ore e l’idoneità canonica.
Qualora ci fosse qualche contrazione di ore,il docente,ultimo in graduatoria d’istituto,completerà il proprio orario di servizio,in forza del contratto per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2008/2009 con le seguenti modalità e novità di rilievo:
E’ stato riconosciuto in modo esplicito ai docenti di religione di ruolo che trovino nella scuola di titolarità una riduzione dell’orario di insegnamento fino ad un quinto, qualora non completino l’orario nella scuola medesima, di essere utilizzati nella scuola di titolarità, per le ore mancanti(art.2, comma 5 del C.C.N.I. 16 giugno 2008).
E’ stata confermata la possibilità di completamento cattedra nell’istituto di prevalente servizio, utilizzando le disponibilità orarie sopraggiunte, al fine di evitare, per quanto possibile, cattedre a completamento esterno (art.2, comma 5 del C.C.N.I. 16 giugno 2008; C.M. n.58 del 20 giugno 2008)
· Tutti i docenti di ruolo hanno diritto ad essere inseriti nelle graduatorie d’istituto,compresi gli idr.
· Tutti i docenti di religione,di ruolo e incaricati, debbono versare alle casse della curia,e non del rispettivo direttore,la somma di euro 51, 65 a norma del canone 1264 n. 1 e della relativa delibera del Consiglio Episcopale Permanente della CEI del 1985,entrata in vigore dall’a.s.1987-88,da destinare alle attività della diocesi. La predetta TASSA prevede il rilascio di una ricevuta ai fini della deducibilità fiscale non ha un carattere propriamente normativo,ma un indirizzo impegnativo e non può essere aumentata a piacimento del direttore di turno.Inoltre è una VERGOGNA chiedere 30 euro per la presentazione della domanda di supplenze annuali.
· Tutti i docenti devono rispondere al proprio Ordinario per ciò che riguarda la Pubblica moralità,la retta dottrina e l’abilità pedagogico-didattica. Oltre questi tre pre-requisiti,l’Ordinario o,per meglio dire Chi per Lui,non è legittimato,né dalla coscienza né dalle leggi vigenti,a chiedere regali o soldi ai docenti. A interessarsi dei loro fatti privati o sindacare sulle loro scelte(politiche,sindacali ecc.ecc.);o chiedere al docente di turno di stirargli le camice,lustrargli le scarpe,lavargli le scale e aiutarlo a fare la passata di pomodoro da devolvere, generosamente ,a chi lo ha messo a quel posto. A non imporre agli idr le attività non inerenti ai compiti del suo ufficio,ma inerenti ai compiti di altro ufficio(come ad es. quelli inerenti alla responsabilità dell’essere parroco).
· Non si possono commettere le peggiori scorrettezze nei confronti degli idr,usando l’arma del ricatto della revoca dell’idoneità,la quale può essere revocata solamente se viene meno uno o più requisiti previsti dai canoni 804 e 805 del CIC.La eventuale mancanza va debitamente dimostrata con la contestazione di fatti CERTI E OGGETTIVI(come ad es.andare a letto con qualche cognato e altri congiunti,prodigarsi nello sfasciare una famiglia in crisi andando a letto con il marito,vivere una vita notoriamente omofiliaca o saffica).
In tutto questo marasma e non rispetto delle regole si registra un atto decisamente positivo. l Vescovo di Ragusa Mons.Paolo Urso inaugura una nuova procedura di reclutamento degli idr supplenti e incaricati annuali emanando un decreto che regolamenta, innovandole e rendendole pubbliche, le procedure di reclutamento degli idr, ciò al fine di conferire chiarezza, trasparenza e correttezza alle graduatorie, cui gli idr interessati potranno accedere compilando appositi moduli sulla base di titoli di qualificazione professionale, di servizio e culturali, nonché di situazioni personali e familiari.
I complimenti a Mons.Urso per questa scelta di grande trasparenza e correttezza che sottolinea la grande attenzione del Vescovo nei confronti degli IDR,visti come una grande risorsa della chiesa locale,e,unitamente a ciò,la voglia di porre in essere percorsi di legalità e trasparenza quotidiana,attuate anche a tutela della dignità di questi lavoratori.
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